
Insonnia e smartphone, gli svantaggi di usare il cellulare prima di andare a dormire
Lo smartphone è diventato un alleato che viene utilizzato sia per svago e sia per lavoro, giorno e notte. Eppure, questo device non aiuta a prendere sonno ed è una delle cause moderne dell’insonnia.
Vediamo insieme quali sono gli svantaggi di usare il cellulare prima di addormentarsi e i consigli per dormire meglio.
Perché usare lo smartphone prima di dormire fa male?
L’uso del cellulare aumenta i disturbi del sonno, di obesità e diabete associando il tutto alla diminuzione di melatonina. Questi sono i risultati di una ricerca approfondita condotta dal Brigham and Women Hospital di Boston, in Massachusetts.
L’uso notturno del cellulare confonde tutti i meccanismi neurofisiologici, proprio perché l’essere umano percepisce la luce notturna come uno stop e la luce diurna come stimolo. La luce del cellulare è uno stimolo per restare svegli, nonostante sia artificiale, destabilizzando completamente l’organismo. È ovvio che questo processo determini problemi di insonnia e privazione del sonno (soprattutto negli adolescenti).
La presenza della luce durante la notte aumenta la cattiva qualità del sonno, altera l’umore e aumenta il nervosismo. Si aggiunge a tutto questo uno stato di ansia, depressione e tutte le conseguenze negative che possono manifestarsi sull’apprendimento e la memoria.
Ci sono tantissimi rimedi per sconfiggere l’insonnia, come possiamo approfondire su dormiremeglio.com. Il riposo notturno rigenera fisico e mente, ed è importante imparare a lasciare il telefono spento quando si va a dormire.
Insonnia, la modalità notturna non aiuta a dormire meglio
Moltissime persone credono che utilizzare la modalità notturna possa aiutare a dormire meglio, preservare la vista e rilassarsi prima di andare a dormire. Uno studio pubblicato su Sleep Health e condotto dalla Brigham Young University e il Cincinnati Children’s Hospital Medical Center ha smontato questa tesi.
La ricerca ha coinvolto 167 studenti dell’Università con una età compresa tra i 18 e i 24 anni. È stato loro chiesto di usare lo smartphone per una settimana prima di andare a dormire, per 60 minuti.
Al polso di ogni studente è stato applicato un accelerometro così da registrare tutti i movimenti durante la notte e il sonno. I ragazzi, al fine di poter dare una risposta a questa ricerca, hanno dovuto seguire alcune regole di comportamento nella fase precedente all’addormentamento:
- Un gruppo con impostazione della modalità notturna sullo smartphone;
- Un gruppo senza impostazione di modalità notturna sullo smarphone;
- Un gruppo non ha dovuto usare lo smartphone prima di andare a dormire.
I risultati della ricerca sono stati illuminanti, dimostrando che non ci siano particolari differenze tra chi imposta la modalità notturna e chi no. Al contrario, il gruppo che non ha usato il device prima di andare a dormire ha registrato una qualità del sonno migliore e un riposo senza stress.
Gli scienziati hanno voluto dimostrare che il dispositivo utilizzato prima di andare a dormire influisce negativamente su mente, corpo e riposo notturno. L’utilizzatore resta destabilizzato dalle conversazioni sui social, messaggistica istantanea e pubblicazione di vari contenuti per tutta la notte.
Come comportarsi? Come già accennato, meglio spegnere il cellulare almeno un’ora prima di mettersi a letto così da favorire il riposo di mente e corpo.
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