Cosa è la tecarterapia?

Di tecarterapia negli ultimi anni si sente parlare sempre di più come di un metodo utile per poter gestire alcuni problemi di ordine osseo-articolare, ma anche muscolare o ai vasi sanguigni e linfatici.

Questa tecnica si è fatta conoscere soprattutto nell’ambito della riabilitazione sportiva, dove era usata allo scopo di poter riabilitare agonisti che avevano subito dei traumi, per permettere loro di tornare prima possibile a fare sport. Oggi però la tecarterapia ha un uso molto più ampio e si caratterizza come una tecnica terapeutica adatta alle esigenze di moltissime persone diverse.

Innanzitutto la tecarterapia consiste nell’acronimo di Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo, consiste in un trattamento che nasce alla fine degli anni Novanta, anche se gli strumenti utilizzati in realtà affondano le loro radici in molto tempo prima, nella scoperta del Condensatore ovvero di un principio fisico che viene usato in fisioterapia.

Il condensatore è un componente che permette di poter mantenere la carica e l’energia che accumula tendenzialmente all’infinito. Ebbene la tecarterapia consiste in una tecnica che applica questo principio fisico nella cura della persona, sfruttando il corpo umano e la sua resistenza dei tessuti biologici. Il macchinario che si usa nella tecarterapia permette quindi di trasferire energia al corpo, e permette di ottenere tanti effetti diversi a seconda delle esigenze del paziente.

A che serve la tecarterapia: applicazioni ed usi

La tecarterapia può avere indubbi effetti benefici sull’organismo, ed in particolare ha effetto anti infiammatorio, anti dolorifico, ed effetto ripartivo. Tutto questo sfruttando alcuni principi base della terapia come ad esempio l’aumento della temperatura endogena locale, la vasodilatazione ed infine l’aumento della micro circolazione del sangue. In generale la tecarterapia viene usata soprattutto sulle spalle, piedi, ginocchia, anche, mano, caviglie, e colonna vertebrale. Gli effetti benefici di questa terapia permettono di potersi riabilitare più velocemente in caso di problemi come dolori a ossa, muscoli, traumi e contusioni, storte e via dicendo. Non solo, come abbiamo detto questa tecnica è molto usata in ambito sportivo per permettere una più veloce riabilitazione delle persone che subiscono danni come strappi e via dicendo.

Come funziona la tecarterapia

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con l’esperto di tecarterapia Fabio Marino di Kinesisport, che ci spiga come questa tecnica possa essere utilizzata in tantissimi ambiti differenti. L’esperto ci ricorda che questa tecnica di terapia deve essere sempre valutata di caso in caso dal medico per essere certi che si tratti della soluzione perfetta per le proprie esigenze, e che si abbia bisogno di essa per ottenere una riduzione del dolore e una riabilitazione più veloce e più completa per il nostro corpo.

Il terapista che fa la tecarterapia conosce bene i tessuti sui quali applica questa tecnica, giacché ogni tessuto del corpo umano può reagire in modo differente.

La diagnosi iniziale stabilisce quando si ha bisogno di utilizzare la tecarterapia per poter risolvere al meglio diversi problemi, come dolori alle articolazioni ed alle ossa.

La terapia tecarterapia in genere viene eseguita o per mezzo della modalità manuale, applicando il macchinario (Tecar) direttamente sul corpo con l’uso di una crema speciale, o in modalità automatica per mezzo di elettrodi di grande superficie. Infine esiste anche una modalità automatica dinamica che sfrutta le piastre adesive.

Gli usi della tecarterapia possono essere davvero numerosi, possiamo fare qualche esempio.

• La tecarterapia capacitiva, usa un Tecar su tessuti e strutture fisiche con componente liquida. Basti pensare ai muscoli, vasi linfatici, e via dicendo. In questo caso si può aiutare a risolvere problematiche muscolari o disfunzioni del sistema linfatico.
• La tecarterapia resistiva. Si tratta di un tipo di terapia che viene usata su legamenti, cartilagine e ossa.