Le fasi della relazione di coppia
La coppia è una realtà dinamica, che si evolve nel tempo e va incontro a tanti cambiamenti, a momenti di crisi e trasformazione che sono fondamentali per costruire un rapporto. Proprio come un organismo vivente, la coppia nasce, cresce e si sviluppa attraverso una serie di vere e proprie fasi evolutive, comuni a tutte le storie.
Quando tutto inizia: l’innamoramento
La prima fase che tutti attraversano è quella dell’innamoramento. Quando vedi lei o lui, senti le farfalle nello stomaco, quella piacevole e strana sensazione che tutti associamo all’amore. C’è un grande coinvolgimento emotivo, voglia di stare insieme, di condividere momenti speciali. Ci si sente appagati della sola presenza dell’altro, si ricerca costantemente la sua compagnia, spesso trascurando amici e parenti. In questa fase è molto forte l’attrazione sessuale, il desiderio dell’altro, la voglia di stare a contatto, di coccole, tenerezza, baci.
È il momento in cui si comincia a conoscere l’altro, i suoi gusti, il suo punto di vista, la sua storia.
L’innamoramento porta con sé anche l’idealizzazione del partner. L’altro appare perfetto così com’è, sembra esattamente quello che stavamo cercando, non vorremmo cambiarlo per nulla al mondo. Vediamo soltanto i pregi, i difetti o comunque quegli aspetti che potrebbero apparirci meno gradevoli o che potrebbero essere per noi insopportabili sembrano non esistere affatto. Cerchiamo una corrispondenza tra il partner e quell’immagine ideale che abbiamo creato nella nostra testa.
L’altro è davvero l’uomo o la donna della nostra vita.
Questa fase, però, è destinata a finire. L’illusione deve cadere di fronte alla realtà dei fatti. L’altro è diverso da quel che ci sembrava all’inizio. Cominciamo a notare le differenze e la distanza tra noi e lui o lei, cominciano i litigi e le prime discussioni. In alcune situazioni, se non si è pronti ad andare avanti, la relazione si interrompe poiché ci si convince di aver sbagliato partner e si va in cerca di qualcun altro per rivivere quella bellissima illusione che è l’innamoramento. Chi resiste, riesce a passare alla fase successiva, quella delle lotte di potere.
La seconda fase di una relazione: le lotte di potere
Quando l’idillio termina, la relazione entra nel vivo di una nuova fase caratterizzata dal conflitto. Si scopre che la relazione che si sta vivendo non è perfetta, le aspettative che ci eravamo fatti vengono disattese. Non siamo coppie da film, la vita vera è diversa da quello che ci raccontano al cinema o nei romanzi d’amore. Bisogna fare i conti con questa realtà che porta con sé frustrazione, delusione, dolore e anche rabbia, che viene direzionata contro l’altro.
In questa fase, anziché focalizzarsi sui punti di contatto, sulle somiglianze, su quello che si ha in comune nella coppia, i partner si concentrano sulle differenze, le divergenze, i diversi valori e modi di vivere. Si fa strada l’idea che per stare bene insieme bisogna cambiare l’altro e che ci si riuscirà. Vengono messe in campo critiche e colpevolizzazioni fino ad arrivare alle ripicche o alle manipolazioni. Ci si illude di avere la capacità e il potere di trasformare l’altro, di farlo diventare come vorremmo per soddisfare i nostri bisogni.
In alcuni casi, i partner non sono in grado di superare la conflittualità e di negoziare, arrivando alla rottura del legame. Altri, invece, riescono via via a comprendere che in questa lotta non ci sono vincitori, solo sconfitti. Bisogna accettare l’altro così com’è, senza pretendere di volerlo far essere qualcun altro. Occorre accoglierlo nella sua diversità, che è la linfa vitale dell’amore. Naturalmente questo non è semplice né immediato. Stare in coppia significa anche soffrire e impegnarsi perché la relazione funzioni. E significa pure capire quando si ha bisogno di un aiuto esterno.
Talvolta, infatti, quando si attraversa un momento di crisi può essere utile rivolgersi a un esperto, intraprendendo un percorso di psicoterapia. Scegliere di andare in terapia di coppia a Roma Prati o in un’altra città può essere il modo migliore per affrontare insieme le difficoltà, scoprendo le proprie risorse interiori, come singolo e come partner di una relazione, acquisendo nuovi strumenti per vivere in modo più sano e soddisfacente la vita a due, imparando anche come comunicare meglio con il proprio compagno o la propria compagna.
La terza fase di una relazione: la stabilità
Se i partner accettano di affrontare le sfide e di superarle insieme, fianco a fianco, attraverso il dialogo, il confronto e la capacità di ascoltarsi e comprendersi a vicenda, condividendo il potere, allora si raggiunge una nuova fase evolutiva e a una maggior maturità della relazione.
Entriamo nella fase della stabilità di coppia.
Si comincia a comprendere che per stare bene insieme è necessario accettare i propri difetti e quelli dell’altro e che la perfezione davvero non esiste. Si comprende quali sono i confini, cosa si può chiedere all’altro e cosa gli si può dare, si raggiunge un equilibrio basato sul rispetto reciproco. Siamo pronti a mettere in discussione alcune abitudini.
Ciò naturalmente non significa che le discussioni cessino e che non ci siano momenti di scontro e discussioni a causa di prospettive e opinioni diverse, ma si cerca di appianare le divergenze in modo costruttivo.
In questa situazione, ci si potrebbe illudere di aver raggiunto finalmente la pace, una certa tranquillità. In realtà, però, come abbiamo affermato all’inizio, il rapporto è in continua evoluzione e la vita ci mette di fronte sempre nuove sfide. C’è il rischio che i partner si abituino troppo alla stabilità e cerchino di impedire il cambiamento, ostacolandolo a tutti i costi, nel timore di perdere quell’equilibrio che sono riusciti a creare.
La quarta fase di una relazione: l’impegno
Il momento ideale per scegliere di sposarsi e costruire una famiglia insieme è quando si è giunti alla fase dell’impegno. È la fase in cui si riesce a raggiungere un’armonia di coppia, basata sull’accettazione reciproca e completa dell’altro e di sé. Ci si ama e ci si sceglie ogni giorno, in modo consapevole, nonostante i difetti e la diversità, i malumori e i battibecchi del tutto normali tra due individui autonomi e indipendenti. È il momento in cui si riesce a mettersi in gioco completamente e si capisce che la persona che si ha al proprio fianco è quella con cui si vuole condividere la vita.
Non c’è più quella simbiosi e quel bisogno fusionale che era tipico dell’infatuazione: ciascuno ha il proprio spazio e la propria individualità all’interno di quella realtà unica che è la coppia.
Quando si raggiunge la fase dell’impegno, i due membri della coppia riescono a trovare modi creativi di risolvere i conflitti, senza utilizzare più le armi che erano tipiche della fase delle lotte di potere come la manipolazione e la critica distruttiva.
Non significa, però, essere arrivati al traguardo finale. Anzi, anche in questa fase si possono trovare degli intoppi, ostacoli che impediscono alla coppia di crescere e maturare. In particolare, c’è il rischio di isolarsi dal mondo, tagliandolo fuori e chiudendosi nel rapporto a due. Di solito, però, le coppie che hanno raggiunto la fase dell’impegno riescono a superare anche questa impasse, sviluppando la sensibilità necessaria a interessarsi degli altri e non solo di sé stessi.
L’ultima fase di una relazione di coppia: la co-creazione
Da dentro a fuori. Quando la coppia raggiunge la piena maturità si raggiunge la fase della co-creazione, quella in cui i partner mettono a frutto tutto quello che hanno imparato stando in relazione applicandolo al mondo esterno, estendendo i sentimenti di affetto e vicinanza e la cura agli altri individui al di fuori della coppia stessa.
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